Turin, Guarene and Venice
ItalyNetwork partner Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, a nonprofit institution committed to contemporary art and culture, connects their weather station to three locations: a museum in the former industrial area of Turin, a hill overseeing the farming landscape in Guarene, and a small island part of the fragile ecosystem of the Venice lagoon.
Torino, Guarene & Venezia
ItaliaPartner di rete Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, istituzione no-profit impegnata nell'arte e nella cultura contemporanea, collega la propria stazione meteorologica a tre sedi: un museo nell'ex zona industriale di Torino, una collina che presidia il paesaggio agricolo a Guarene e una piccola isola di il fragile ecosistema della laguna di Venezia.
About this weather station
Fondazione Sandretto Re Rebaudengo will commission projects and release reports from its different venues in Italy, connected to the specificities of the locations: a museum in the former industrial area of Turin, a hill overseeing the farming landscape of the Roero and Langhe region in Guarene, and a small island part of the fragile ecosystem of the Venice lagoon.
Training for the Future - WE DEMAND A MILLION YEARS
Training for the Future - WE DEMAND A MILLION YEARS is an utopian training camp in Turin that rejects the linear paradigm of time that dominates our present and focuses on deep futures: ten thousand years, a hundred thousand years, a million more years of living worlds for all.
Conceived by artist Jonas Staal, and curated and co-programmed by Florian Malzacher, artists, philosophers, activists as well as non-human presences lead training over three intensive days on time travel, deep listening, radical slowness, the subconscious present, plant-based time, and planetary politics. Participants pre-enact alternative scenarios and reclaim the means of production of the future so a different chrono-politics – a different politics of time – can be made manifest.
WE DEMAND A MILLION MORE YEARS responds directly to our increasingly limited ideas on timescales and possible futures. The time span of most politics seems to go no further than “the children of my children” (merely two generations), while the fossil fuels that are burned to accelerate movement in the present and make the future unliveable, represent themselves millions of years of earth inheritance.
The focus on time also informs Jonas Staal’s design of the installation in which the Training camp takes place, a chrono-political arena whose constructive elements carry different temporal marks, all interconnected: ammonite fossils, a family of octopus and squid that went extinct in the 5th mass extinction, 66 million years ago; defunct synthetic tires that stand for the economic boom of the 1950s and 1960s, the so-called “Italian miracle”; and hardened oil, the fossil inheritance whose combustion fuels the destruction of common futures. Assembled in sculptural configurations and functional supports, the living worlds stored in fossils are conceived not only as witnesses, but as trainers in their own right. No-one can teach you what a million more years is, but a million years itself.
A series of weather reports will stem from the training camp in Turin, published in different formats including writing, visual essays, sound pieces or talks. Inspired by the theme of chronopolitics at the heart of the Training, as well as by the predictive function of meteorology, the reports will weave a peculiar, preposterous relationship with the temporal dimension to which they belong, presenting themselves as weather bulletins issued from the future into the past, that will share news about climate change, the status of the earth and of all living beings.
The reports will be commissioned from five young authors, researchers, artists and curators who are part of the research group of VERSO, an artistic and educational program on the themes of citizenship, inclusion, political participation and collective construction of future scenarios. The research work and reporting activity will be coordinated by tutor Sara Buraya Boned.
Commissioned by Fondazione Sandretto Re Rebaudengo for World Weather Network.
FONDAZIONE SANDRETTO RE REBAUDENGO
Fondazione Sandretto Re Rebaudengo is a nonprofit institution committed to contemporary art and culture. Founded in Turin in 1995 by Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, its president, the Foundation is an observatory on artistic trends and cultural languages of the present. The Foundation has its roots in the Sandretto Re Rebaudengo Collection. Started in 1992 and built through dialogue with artists, the Collection is an exemplary constellation of works and reflects the plurality of research in recent decades. The Foundation presents activities and projects in its venues in Turin, Guarene, San Licerio, and Venice.
The Foundation is a reflective space that, thanks to works, gives visibility to current art, its perspectives on the issues of the present (from globalization to ecology, from labor to new technologies ); it is an agora that enhances the voice and interpretation of visitors thanks to the discursive approach of cultural mediation; it is a space of inspiration and creativity, made concrete and vital in the workshops designed by the Education Department for all the different visiting audiences (children, adolescents, youth, adults, schools, teachers, families, people with disabilities).
Su questa stazione meteorologica
Come primo contributo al World Weather, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo commissionerà una serie di rapporti che prendono origine dal Training for the Future: WE DEMAND A MILLION YEARS, l’edizione 2022 del progetto di Jonas Staal, curato e co-programmato da Florian Malzacher. In un momento in cui si moltiplicano le crisi globali in campo politico, economico ed ecologico, e in cui prevale una narrazione distopica, il Training for the Future si propone come un campo di addestramento utopico in cui lə partecipanti diventano allievə per esercitarsi in scenari alternativi e reclamare i mezzi di produzione del futuro. Il Training avrà luogo il 28, 29 e 30 giugno nella sede di Torino della Fondazione.
Tema centrale del Training saranno le cronopolitiche: le politiche del tempo in un momento in cui non c’è più tempo. Il titolo, WE DEMAND A MILLION MORE YEARS, risponde direttamente alla scala temporale limitata che si impiega nell’immaginare il futuro: mentre la politica parla al massimo a due generazioni (i figli dei nostri figli), i combustibili fossili che vengono bruciati per accelerare il movimento nel presente non solo renderanno il futuro invivibile, ma essi stessi rappresentano milioni di anni di eredità terrestre, che viene sistematicamente distrutta. L'attenzione si concentrerà sul rifiuto del paradigma lineare ed estrattivo del tempo che domina il nostro presente, per imparare a rivendicare senza sosta futuri profondi: diecimila anni, centomila anni, un milione di anni in più di mondi viventi per tutti. Nel corso dei tre giorni intensivi, artistə, filosofə, attivistə così come presenze non-umane guideranno i training sul viaggio nel tempo, l'ascolto profondo, la lentezza radicale, il presente inconscio, il tempo vegetale e la politica planetaria. Queste esercitazioni collettive renderanno manifesta una diversa cronopolitica - una diversa politica del tempo.
La riflessione sul tempo informa anche la progettazione dell’installazione in cui ha luogo il training. Jonas Staal ha concepito un’installazione i cui elementi costitutivi sono portatori di differenti indici temporali tra loro interconnessi: ammoniti fossili, una famiglia di polipi e calamari scomparsi nella 5° estinzione di massa 66 milioni di anni fa; pneumatici usati, simbolo dell’industria automobilistica e di un boom economico – il cosiddetto Miracolo italiano - che è archeologia recente dell’area di Torino; e infine petrolio, l’eredità fossile la cui combustione alimenta la distruzione di futuri comuni. Assemblati in configurazioni scultoree e supporti funzionali, questi elementi insieme danno forma a un’arena cronopolitica, in cui i mondi viventi memorizzati nei fossili sono concepiti non solo come testimoni, ma come formatori a tutti gli effetti: nessuno può insegnare cosa sia un milione di anni in più, se non il milione di anni stesso. L’installazione rimarrà visibile oltre il tempo del campo intensivo, fino a settembre, e funzionerà come ambiente di formazione continua, sia per esperienze di addestramento autonome, sia per ulteriori occasioni di eventi collettivi e strutturati nell’ambito del programma Verso e in relazione con il contesto locale.
I rapporti dal Training for the Future: WE DEMAND A MILLION YEARS
Nel corso dell'estate saranno pubblicati una serie di report che, attraverso diversi formati (scrittura, saggi visivi, brani sonori o conferenze), elaboreranno le esperienze concrete dei training e i temi da essi sollevati. I report saranno commissionati a 5 giovani autorə, ricercatorə, artistə e curatorə che fanno parte del gruppo di ricerca di VERSO, un programma artistico ed educativo sui temi della cittadinanza, dell'inclusione, della partecipazione politica e della costruzione collettiva di scenari futuri. Il lavoro di ricerca e l'attività di reporting saranno coordinati dalla tutor Sara Buraya Boned.
Ispirati dal tema della cronopolitica al centro del Training, così come dalla funzione predittiva della meteorologia, i report intrecceranno una particolare, assurda relazione con la dimensione temporale cui appartengono, proponendosi come bollettini meteo emessi dal futuro verso il passato, che ci informeranno sulle trasformazioni del clima, sulle condizioni del pianeta e di tutti gli esseri viventi.
Artists: Jonas Staal, Florian Malzacher and VERSO Research Group
Fondazione Sandretto Re Rebaudengo
Fondazione Sandretto Re Rebaudengo è un’istituzione no profit impegnata a favore dell’arte e della cultura contemporanee. Fondata a Torino nel 1995 da Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, sua Presidente, la Fondazione è un osservatorio sulle tendenze artistiche e i linguaggi culturali del presente. La Fondazione ha le proprie radici nella Collezione Sandretto Re Rebaudengo. Avviata nel 1992, costruita attraverso il dialogo con gli artisti, la Collezione è una costellazione esemplare di opere e riflette la pluralità delle ricerche degli ultimi decenni. La Fondazione presenta attività e progetti nelle sue sedi di Torino, Guarene, San Licerio e prossimamente Venezia.
La Fondazione è uno spazio riflessivo che, grazie alle opere, dà visibilità all’arte attuale, alle sue prospettive sui temi del presente (dalla globalizzazione all’ecologia, dal lavoro alle nuove tecnologie); è un’agorà che valorizza la voce e l’interpretazione dei visitatori e delle visitatrici grazie all’approccio discorsivo della mediazione culturale, un servizio continuo e gratuito; è uno spazio di ispirazione e creatività, rese concrete e vitali nei laboratori concepiti dal Dipartimento educativo per tutti i diversi pubblici in visita (bambini e bambine, adolescenti, giovani, adulti, scuole, insegnanti, famiglie, persone con disabilità).